QUARANTACINQUE Ecco, questa è una di quelle cose che toglie il fiato. Mettere in lista un'opera e trovarsela davanti per caso all'uscita della metro. Alzare gli occhi dai gradini e ritrovarsi davanti l'acqua che scivola via dall'apertura triangolare del prospetto anteriore. Andare dal lato opposto, arrampicarsi e trovare quest'ombra che il sole ha deciso a quarantacinque gradi proprio in quel giorno, proprio in quell'ora, proprio in quel modo. Se avessimo mangiato con più calma, se avessimo trovato prima la Torre Velasca, se avessimo semplicemente oziato per una qualche mezz'ora in più, o in meno, magari non sarebbe stato emozionante come questa volta; magari il sole si sarebbe divertito di meno e il taglio dell'ombra sarebbe stato monco, imperfetto, sarebbe stato diverso, tanto da lasciarmi spazio ad altro nella mente e non a questo ricordo. Non ci tornerò più. Almeno non volontariamente, perchè mi è bastato. Sì, mi è bastato. Milano, 2008 - Aldo Rossi, Monumento a Sandro Pertini, 1988.